Ristorante nel centro storico a La Maddalena
Location
Ristorante in centro a La Maddalena.
La trattoria ristorante Da Bocchetta si trova nel centro storico di La Maddalena, a pochi passi dal porto che si affaccia sul mare della Costa Smeralda.
All'esterno un ampio spazio all'aperto sulla piazza, dove è possibile pranzare o cenare durante la bella stagione.
Map
Da Bocchetta
Largo Matteotti, 11 07024 La Maddalena (OT)
To see & to do
Richiesta Informazioni - La Spiaggia Rosa
Richiesta Informazioni - La Roccia dell'Orso
Richiesta Informazioni - Il Compendio Garibaldino
Richiesta Informazioni - L’Arcipelago di La Maddalena
To Visit
Il Compendio Garibaldino si trova sull'Isola di Caprera, nell'arcipelago di La Maddalena, ed è considerato uno dei luoghi storici e paesaggistici più suggestivi della Sardegna. Immerso nel verde della vegetazione mediterranea, tra le caratteristiche rocce granitiche della Gallura e circondato da acque cristalline, custodisce il luogo in cui il Generale Giuseppe Garibaldi avviò la sua azienda agricola e costruì la dimora in cui visse con i suoi familiari, dal 1856 al 1882, anno della sua morte. Meta di pellegrinaggio culturale, il sito registra ogni anno migliaia di presenze che arrivano da ogni parte del mondo per rendere omaggio alla sua tomba e per godere del percorso che si dipana attraverso un bellissimo parco storico. È un luogo di forte emozione e di sentimenti, ideale per mettere in luce aspetti della vita spesso trascurati o sconosciuti del protagonista della vicenda unitaria italiana. Caprera è il luogo in cui Garibaldi decise di soggiornare dopo tante traversie e rappresentò per lui un punto di riferimento costante tra un viaggio e l'altro, tra un'impresa e l'altra. Il Generale vi si stabilì nel 1856, dopo averne acquistato metà grazie ad un lascito del fratello Felice. Dieci anni più tardi ne acquisì l'intera proprietà grazie alla generosità di amici inglesi che gli donarono la parte restante. Caprera era il suo Eden, e là visse circa 26 anni rasserenando l'animo occupandosi della coltivazione dei campi e coltivando il frutteto, il vigneto e l'aranceto. Qui figurano piante dalle quali traeva in parte il sostentamento per la famiglia e alle quali aggiunse essenze a lui particolarmente care. Si occupò personalmente della cura dell'orto e del giardino. Voleva ottenere dalla terra prodotti agricoli, lasciando allo stesso tempo intatte le peculiarità del territorio. Ai margini della fattoria introdusse alberi ad alto fusto, dei quali sono rimasti alcuni pini, ginepri, frassini e carrubi. Il maestoso pino che troneggia al centro del giardino venne piantato nel febbraio del 1867 in occasione della nascita della figlia Clelia. La prima abitazione, di tre vani, ancora esistente nella parte sud del cortile, si rivelò presto insufficiente per accogliere i numerosi familiari così in seguito fece recintare la proprietà per proteggere le colture dagli animali selvatici e fu edificata l'attuale ‘casa bianca', una struttura dall'architettura semplice, realizzata con stanze comunicanti, articolate intorno ad un disimpegno senza finestre, destinato alla scala di accesso alla terrazza dalla quale si domina tutto l'arcipelago.
L’Arcipelago della Maddalena è costituito da 7 isole maggiori: La Maddalena, Caprera, Budelli, Santo Stefano, Santa Maria, Spargi, Razzoli, e da diversi isolotti minori, al largo della Costa Smeralda, bagnati da un mare trasparente e dalle infinite sfumature. Oggi è anche un parco geomarino che si estende su una superficie, tra terra e mare, di circa 20.000 ettari e 180 chilometri di coste, un decimo dell’intera costa sarda. Il Parco Nazionale comprende tutta l'area marina e include anche quella terrestre, ovvero tutte le isole e gli isolotti appartenenti al territorio del Comune di La Maddalena. Costituito da oltre 60 isole e isolotti di natura granitica e scistosa, l’arcipelago rappresenta un complesso strettamente interdipendente di mare e terra e costituisce uno dei paesaggi considerati tra i più suggestivi del mondo per morfologie, paesaggio vegetale, mare e biocenosi marine, data anche la sua collocazione geografica nello stretto di Bonifacio, punto di divisione e raccordo del sistema insulare sardo-corso. La geomorfologia del territorio è caratterizzata da rocce di natura granitica, le cui forme costituiscono veri e propri monumenti naturali. La Maddalena Isola madre e capitale dell'omonimo arcipelago, è la porta del Parco ed è l'unica isola abitata, fatta eccezione per il borgo di Stagnali nell'isola di Caprera e gli insediamenti di Santa Maria. La Maddalena è popolata da poco più di 230 anni, il suo passato sembra un passato di silenzio, anche se c'è conferma che queste isole, furono viste e conosciute fin dall'antichità. Leggenda vuole che anche Ulisse visitò questi mari attratto dalla roccia dell'Orso che domina imponente dalla costa l'intero arcipelago, l'eroe dell'odissea descrive, per bocca di Omero, Capo D'Orso e un golfo ben riparato dal vento, racchiuso tra la costa sarda e le due isole. Le acque dell'arcipelago maddalenino sono dunque uno scrigno di memorie e di tesori sommersi come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti tra cui spicca la grande nave oneraria romana affondata tra il 120 e il 110 A.C. nelle acque di Spargi (Secca di Cala Corsara). Parte del prezioso carico di anfore e suppellettili si può ammirare nel Museo Archeologico Navale di La Maddalena. Le tracce della storia sono tuttora visibili nei fondali dell'arcipelago che sono infatti particolarmente apprezzati dai subacquei di tutto il mondo per la peculiarità della flora e della fauna marina. Caprera è la seconda isola del Parco per grandezza ma è la prima per bellezza delle sue coste e delle sue spiagge e per la particolarità della flora. L'Isola di Budelli è considerata una delle più belle isole del Mediterraneo per via della presenza di uno dei siti più significativi per la valenza ambientale come la Spiaggia Rosa. Le isole di Razzoli e Santa Maria sono quasi unite dal Passo degli Asinelli. L'isola di Razzoli è la più esposta a nord e colpisce per la maestosità della sua scogliera e per le forme delle sue rocce. Nibani, Mortorio, Soffi e Camere sono tre isole disposte a sud-est dell'Arcipelago, di fronte alla Costa Smeralda, a poche miglia da Porto Cervo e da Porto Rotondo, meta ambita di migliaia di diportisti. L'isola di Spargi è la più grande delle quattro isole minori dell'arcipelago ed è conosciuta per le sue spiagge poste sul versante orientale. Di natura granitica, ricchissima di acqua e vegetazione ospita numerose specie protette di uccelli. Cala Corsara, Cala Connari, Cala Granara e tante altre insenature circondate da grandi rocce di granito.
La Spiaggia Rosa di Budelli è il simbolo del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena. Protagonista come set cinematografico del celebre film "Deserto Rosso" per lo straordinario effetto cromatico che stregò il regista Michelangelo Antonioni, che la scelse per il suo primo film a colori nel '64, e Monica Vitti. La Spiaggia Rosa prende la denominazione dalla presenza di un elevata percentuale di bioclasti nell'arenile dovuta ad una eccezionale concomitanza di motivi: morfologia dei fondali e della costa, presenza di una estesa prateria di Posidonia oceanica, andamento delle correnti a bassa energia che nel periodo estivo operano una separazione densimetrica dei materiali mineroclastici e bioclastici, favorendo la concentrazione di questi ultimi. L'attuale arretramento del limite superiore della prateria è causato dai numerosi ancoraggi, dall'agitazione irregolare delle acque, ad opera delle imbarcazioni, e dalla balneazione; questi fattori hanno profondamente modificato la composizione delle sabbie di spiaggia con la riduzione della percentuale dei bioclasti e la quasi scomparsa del caratteristico colore rosa. Per evitare il saccheggio di sabbia rosa da parte dei bagnanti che rientravano a casa con bottiglie e secchielli stracolmi di sabbia rosa e anche per impedire gli ancoraggi selvaggi nelle praterie di Posidonia antistanti la spiaggia, il primo provvedimento effettuato dal Comitato di Gestione alla data del suo insediamento (Giugno 1998) è stata appunto quella di tutelare integralmente la Spiaggia Rosa chiudendola alla balneazione, al transito e all'ancoraggio delle imbarcazioni per ripristinare gli assetti naturali e per recuperare gli aspetti estetico - paesaggistici che ormai avevano assunto un valore di risonanza internazionale. Oggi, grazie alle norme di salvaguardia del Parco la spiaggia è completamente tutelata. La si può ammirare come un autentico capolavoro della natura, senza però calpestarne l'arenile e senza fare il bagno. A distanza di vent'anni dal provvedimento di tutela integrale la Spiaggia Rosa, considerata una delle più famose del mondo, ha ripreso la sua colorazione naturale, la stessa conosciuta in origine quando, a frequentare quest'angolo di paradiso erano solo i maddalenini e i pochi turisti del Club Méditerranée che trascorrevano le vacanze.